Hai appena portato a casa un cucciolo di cane, e vorresti insegnargli a fare pipì fuori? O magari hai un gatto già grandicello, che spesso e volentieri ti combina qualche guaio? Abituare cani e gatti a non fare pipì in casa è possibile, a prescindere da quanti mesi o anni abbiano.
La pipì in casa accomuna gli animali domestici di ogni razza e dimensione. Scoprirne le cause è dunque fondamentale, per capire come porre fine al problema in via definitiva.
Capire le abitudini dei cani e dei gatti in fatto di pipì
Quando si parla di abitudini dei cani e dei gatti, in fatto di pipì, bisogna necessariamente parlare di marcatura del territorio: è proprio la marcatura alla base di molti episodi di urina lungo le pareti, sui mobili o sugli oggetti nuovi. Gli animali domestici possono fare la pipì su un paio di scarpe nuove, come contro il nuovo tavolino, per una serie di motivi. Innanzitutto, così facendo segnano come loro quell’oggetto. Inoltre, se in casa vivono altri animali domestici, innescano una sorta di competizione: facendo pipì sul divano o sul cuscino appena portato a casa, oppure in un angolo della stanza, si creano una sorta di luogo sicuro e tutto loro, in cui rifugiarsi.
Prima di tentare di interrompere la marcatura del territorio, è necessario però escludere altre cause, a cominciare dai problemi alle vie urinarie e dagli incidenti.
Problemi medici come un’infezione alla vescica o ai reni, malattie metaboliche o problemi legati all’età come l’incontinenza possono causare episodi di pipì in casa. Quando l’urina è provocata da un’infezione, è in genere torbida o macchiata di sangue; se l’animale ha un problema metabolico come il diabete, oltre ad urinare in casa berrà spesso e varierà il suo peso; se si trova spesso la pipì vicino alla lettiera oppure nel luogo in cui dorme, è probabile che l’animale soffra di incontinenza. Gli incidenti, più frequenti in cani e gatti giovani oppure non addestrati o provenienti da un ambiente selvaggio, si caratterizzano invece per la presenza di grandi pozzanghere di urina in zone casuali della casa: il cane oppure il gatto svuotano interamente la vescica, talvolta producendo anche feci.
La marcatura è leggermente diversa dagli incidenti e dai problemi medici: il tuo animale domestico potrebbe urinare sempre sugli stessi oggetti, oppure in un unico luogo della casa, spesso con piccole quantità di urina. I cani lo fanno generalmente accovacciandosi per qualche secondo o alzando la zampa, i gatti sono soliti alzare e dimenare la coda mentre spruzzano una piccola quantità di pipì.
Se a causare la pipì in casa è un problema medico, bisogna necessariamente chiedere l’intervento del veterinario. Se si tratta di incidenti dovuti alla giovane età dell’animale o al suo mancato addestramento, bisognerà educare l’animale così da prevenirli. Più difficile è il lavoro in caso di marcatura del territorio.
Quante volte fanno la pipì ogni giorno, il cane e il gatto? I gatti producono 1-2 ml di urina ogni kg di peso: fanno dunque la pipì 2-4 volte al giorno. I cani, invece, da cuccioli faticano a trattenersi. Un cane adulto fa pipì ogni 6 ore circa, un cucciolo più spesso.
Come risolvere il problema della marcatura
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Come abituare un cane a non fare la pipì in casa
Per abituare il cane a non fare la pipì in casa è necessario creare una routine. Se è un cucciolo, accompagnalo fuori quando si sveglia, dopo aver mangiato e bevuto e prima della nanna. Posiziona una traversina o una lettiera per cani in un’area della casa, ed educalo ad utilizzarla: in questo modo, quando non potrai portarlo fuori o quando sarà da solo in casa, saprà dove fare i suoi bisogni. All’inizio, proponigli di uscire per la pipì molto spesso (anche ogni due ore), e ricompensalo con un premietto quando l’avrà fatta all’aperto oppure sulla traversina o la lettiera. Ricorda che, per educare un cucciolo, ti serviranno almeno 6 mesi.
A prescindere dall’età del cane, tieni d’occhio i segnali che ti lancia quando gli scappa la pipì: in genere si guarda attorno trepidante, cammina in cerchio e annusa gli angoli delle stanze per capire dove farla. Eventualmente, può tornare utile introdurre una parola da utilizzare solamente quando lo porti fuori per fare la pipì, come “veloce” o “presto”.
Sappi che sgridare il cane se fa la pipì in casa non funziona, a meno che non lo cogli sul fatto.
Come abituare un gatto a non fare la pipì in casa
In generale, i gatti sono animali molto puliti e particolari, che tendono a usare la lettiera o il giardino per i loro bisogno. Ovviamente anche i gatti più puliti e controllati possono occasionalmente avere qualche incidente: tuttavia, se questo comportamento persiste, è importante provare a stabilirne la causa.
Se alla base della pipì in casa c’è l’esigenza di marcare il territorio, pulisci tutte le zone in cui ha fatto pipì con dell’alcol o con acqua e sapone (ma non utilizzare l’ammoniaca). Tieni pulita la lettiera, e posizionala in un posto comodo, lontano dalle ciotole dell’acqua e del cibo. Come ultima soluzione, utilizza dei repellenti che tengano lontano il gatto.
Come abituare un cane o un gatto anziano a fare la pipì fuori
Sfortunatamente, quando gatti e cani diventano anziani, la loro funzionalità cerebrale può iniziare a diminuire, il che può farli confondere su dove dovrebbero fare pipì e successivamente spingerli a fare i bisogni sul pavimento. Inoltre, potrebbe entrare in gioco una mobilità ridotta. Man mano che il tuo animale domestico invecchia, potrebbe trovare difficile o doloroso muoversi: da qui, il rischio che preferisca fare pipì in un posto comodo per lui piuttosto che raggiungere la lettiera o il giardino. La soluzione? Posiziona diverse traversine nei luoghi della casa che preferisce frequentare.
Errori da non fare quando si insegna a un animale a fare la pipì fuori
Il primo errore da fare è dare al cucciolo troppa libertà: non è sufficiente posizionare una traversina o una lettiera dentro casa, per educarlo. Appena lo porti a casa, fai in modo che sia sempre vicino a te: se lo tieni d’occhio riesci ad educarlo più facilmente, mentre se lo lasci correre fin da subito tra le stanze necessariamente ti lascerà in giro pozzanghere di pipì. Appena lo vedi intento a dare pipì, digli con fermezza “No” e portalo sulla traversina o sula lettiera, oppure in giardino o in strada. Magari all’inizio non riuscirà a trattenersi, ma almeno capirà di aver fatto una cosa vietata.
Per quanto frustrante possa essere pulire la sua pipì, urlare al cane o al gatto per aver fatto pipì per casa è sbagliato. Quando i cani sentono voci dal tono alto, si eccitano e si stressano. Il tuo cucciolo si pone in uno stato di allerta se gli gridi contro, il che non favorisce l’addestramento. Se lo sorprendi sul fatto, digli fermamente “no” e portalo fuori. Evita di agitarti se succede un incidente: poiché i cani imparano meglio attraverso il rinforzo positivo, utilizza questo strumento. Un gatto, invece, difficilmente tenderà a fare la pipì in giro: prepara la sua lettiera e utilizza gli stratagemmi sopra discussi per evitare che marchi il territorio.
Responsabile Marketing di Mugue.
Amo le nuove idee e sono sempre alla ricerca di nuove strategie comunicative per non smettere mai imparare, del resto, “per essere bravi nel marketing bisogna essere un pochino pazzi” (Jim Metcalf).